Come si coltiva la Fanciulla Selvaggia?

Questo momento dell’anno, tra febbraio e marzo, è un momento di risveglio. Si celebra Imbolc, e il ritorno della luce, con le giornate che si allungano, sbucano i primi fiori e compare qualche gemma sugli alberi. Inizia una spinta dall’interno, dal buio, verso l’esterno e la luce. Ci risvegliamo anche noi, e per questo è un periodo dell’anno associato alla natura della Fanciulla, colei che emerge, che inizia ad accendere il suo fuoco, a seguire la sua ispirazione. Personalmente preferisco la sfumatura della Fanciulla Selvaggia. Meno domestica, meno prudente, più appassionata. Ne ho parlato anche qui.

Cosa vuol dire, dunque, lasciare spazio alla Fanciulla Selvaggia? Vuol dire recuperare il proprio vero Desiderio, il contatto con il corpo, la curiosità. Hai presente quando da bambina giravi giravi giravi su te stessa fino a cadere per terra? E scoppiavi a ridere anche se ti veniva da vomitare ed il mondo ballava? O quando ti buttavi correndo giù da una discesa, senza preoccuparti se saresti caduta, rotolata, se ti saresti di nuovo sbucciata le ginocchia? Hai presente quella sensazione di vitalità, di gioia, di esplosione? La stessa di quando alzavi il viso verso la pioggia o la neve per assaporarla. O quando annusavi la tua pelle che sapeva di sole. O quando bastava fare pochi passi in un bosco dietro a casa per sentir parlare gli alberi, per trovare le case dei folletti, per perderti un’ora ad osservare gli sforzi di una formica che trasportava una foglia. Tutto questo vuol dire lasciar spazio alla Fanciulla Selvaggia. Ma non è un aspetto legato soltanto alla natura. Fa parte anche del divertimento senza senso, solo per divertirsi. Salire sulle montagne russe dopo anni. Ridere senza ritegno insieme alla tua amica. Uscire di casa indossando un capo buffo e colorato.

Il mio consiglio per questo momento? E per la tua vita? Coltiva la relazione con la tua Fanciulla Selvaggia. Non chiuderti dietro ad una corazza per paura che gli altri ti tocchino. Non restare nella tua torre in attesa che qualcuno sia degno di salire a salvarti. Esci, tuffati nella vita, coltiva la tua energia vitale, e non aver paura. Questo è il modo migliore per onorare te, la Vita, la primavera che arriva!

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