L’incontro con la Fanciulla Schermata

Hai letto quello che scrivevo sulla Fanciulla Selvaggia?

E sulla Principessa?

Ma tu magari non ti sei ritrovata nè in una nè nell’altra, e allora io ti presento un altro lato ombra di questo archetipo, che è appunto la Fanciulla Schermata.

Supponiamo che, in quegli anni magici della Fanciulla Selvaggia, quando eri così aperta al mondo, così fiduciosa, quando ti sentivi così magicamente connessa con tutto, così integra, tu abbia smesso di sentirsi amata. Che tu non sia stata protetta come sarebbe stato giusto. Che tu ti sia sentita sola, e che abbia provato un senso di non appartenenza, come se non facessi parte della famiglia, del clan.

E supponiamo che tutto questo ti abbia portata a ritenere di essere sola, e quindi di dovercela fare da sola, perché nessuno si sarebbe occupato di te. Non importa ora capire se è stato così davvero, se è stato un tuo sentimento o cos’altro, quello che conta è questa sensazione, che portata dentro di te ti ha fatto pensare che te la devi cavare da sola, perché non importa a nessuno. Quindi è meglio che tu non mostri i tuoi dolori, le tue ferite, i tuoi bisogni, perché gli altri non potranno aiutarti.

Non importa se tu sia in una relazione, o abbia mille amici, la verità è che in fondo ti senti sempre sola, prigioniera nel tuo ruolo, di non dover chiedere mai, di bastare a te stessa sempre e comunque. Non puoi appoggiarti, non puoi chiedere, e non ti rendi conto che sei partita da un grande bisogno, da una ferita, per poi esserti arroccata nell’arroganza di pensare che tu basti a te stessa, e che nessuno è davvero in grado di aiutarti. Anche in questo caso, quello che succede è che ti allontani dal tuo vero sentire, dai tuoi bisogni e dai tuoi desideri, perché quello che conta, per te, è bastare a te stessa, non importa a quale prezzo. E ti troverai ad un certo punto in cui capirai che nessuno ti conosce davvero. O il tuo uomo ti dirà che non sa aiutarti, perché tu non hai mai bisogno di aiuto. Oppure chi hai intorno si aspetterà che tu possa superare qualunque cosa, perché tanto tu sei quella forte.

Fino al giorno in cui crollerai, sarai costretta a toglierti la corazza, e con un po’ di fortuna ricomincerai a sentire il vento sulla pelle, e a connetterti con la tua interiorità, comprendendo che siamo parte di un tessuto, e nessuno si salverà da solo, e non è la fragilità che ferirà, o mai quanto la solitudine che hai provato chiusa nella tua corazza!