Mabon e i nuovi equilibri

E all’improvviso l’aria è cambiata. Esco alla mattina e fili di nebbia incoronano le colline, intorno a me tutto appare un po’ più grigio, un po’ più umido, un po’ più freddo. Ci siamo, è l’equinozio di autunno. Abbiamo seminato, raccolto, celebrato, abbiamo vissuto un’estate di caldo ed intensità, ed ora siamo ad un passo dall’entrare nella parte buia dell’anno. L’equinozio parla di un magico momento di equilibrio, in cui luce ed ombra sono equivalenti. Lo posso percepire se durante i passati portali dell’anno sono riuscita a seminare il mio intento, a celebrarlo, a raccoglierne i frutti, allora si, posso sentire questo passo nell’autunno come un momento di pace, pienezza, raccolto. Ora posso manifestare ciò che sono, la nuova pelle che ho quest’anno, che non è quella che avrò l’anno prossimo, perché la Vita è continuo mutamento, perché il Desiderio accenderà nuove fiamme e nuovi interessi, perché uscirà dalla mia vita ciò che non è più vitale, che non mi appartiene più, o ciò che ha finito il suo ciclo.

Questo è uno dei grandi insegnamenti della Ruota dell’Anno, tutto è ciclico, tutto si trasforma, tutto nasce, vive, muore, tutto è apparentemente sempre uguale in un universo in continua trasformazione. E così siamo anche noi, spirale dopo spirale, in una danza verso il nostro centro, verso la nostra essenza, verso la manifestazione di ciò che siamo.

Il mio intento, in questo giorno di equilibrio tra luce e ombra è quello di dire e manifestare “Questo è quello che sono“, con le mie luci e le mie ombre, con i successi di quest’anno, con le brucianti sofferenze, con le nascite di nuovi progetti e le morti di chi ho amato, con tutti i miei talenti, quelli consolidati e quelli che stanno emergendo, e con i miei limiti, le mie paure, i miei errori, sempre gli stessi, sempre nuovi.

Questo è quello che sono, questo è quello che raccolgo e manifesto quest’anno, questa è la vita che celebro, la materia che onoro, e mi riempio gli occhi della meraviglia di questa stagione, che manifesta il suo splendore, la sua abbondanza, la sua luce piena e ricca prima di entrare nel riposo, e così faccio anche io, camminando, guardando, godendo di questi momenti.

A tutte voi, l’augurio di manifestare la vostra bellezza e la vostra pienezza. E il regalo di una ruota che vi aiuti a connettervi con questa perenne ciclicità! La trovate qui!

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